Mec-Diesel cambia ragione sociale in Dubhe e diventa il distributore esclusivo del prodotto Mec-Diesel, CEI e Lema. La nostra intervista ad Alberto Pellegrino, AD del Gruppo
La prima importante novità di quest’anno dell’aftermarket indipendente truck & bus è la nascita di Dubhe, la nuova ragione sociale che Mec-Diesel ha assunto lo scorso 1° gennaio. Non un semplice maquillage, ma una nuova realtà distributiva sorta a seguito della recente partnership con CEI-Costruzione Emiliana Ingranaggi e Lema. Nel diffondere la notizia, Mec-Diesel ha comunicato che il cambio della denominazione sociale “non avrà alcun impatto sulle collaborazioni e sui termini concordati”. Restano invariati i dati anagrafici della società e le sedi, legale e operativa. Nelle intenzioni del Gruppo, Dubhe svolgerà un ruolo determinante presentandosi al mercato Italia come distributore unico ed esclusivo del prodotto Mec-Diesel, CEI e Lema. Per riflettere il cambiamento, è stata aggiornata l’immagine aziendale: documenti, sito e-commerce e stabilimenti saranno completamente rinnovati. Su questa nuova realtà abbiamo intervistato Alberto Pellegrino, Amministratore Delegato del Gruppo, trentadue anni, una laurea in economia e un’esperienza ultradecennale nell’aftermarket maturata in Mec-Diesel, senza essere figlio d’arte.
Pellegrino, ci riassume la sua esperienza in Mec-Diesel?
“Dopo la triennale di economia, mentre continuavo a studiare per ottenere la magistrale, ho iniziato a lavorare in Mec-Diesel di cui la mia famiglia, commercialisti e investitori, aveva acquistato le quote di maggioranza nel 2013. La mia, quindi, è una formazione industriale e non finanziaria come alcuni pensano”.
Cosa l’ha spinta a iniziare così presto e in questo settore?
“Nel discorso che ho fatto quest’anno alla nostra tradizionale cena di Natale ho usato tre parole che iniziano tutte per “c”: crescita, coesione e curiosità. Ecco, io sono partito dalla curiosità che ho avuto modo di esercitare in azienda dal 2013 al 2017, per cui quando ho assunto la carica di Amministratore Delegato di Mec-Diesel sapevo già che cosa era il mondo dei ricambi truck & bus, cosa mi dovevo aspettare e cosa mi sarebbe piaciuto fare. La stessa curiosità che oggi cerca di infondere nei nostri giovani collaboratori, cosa spesso non facile”.
Una curiosità che ha prodotto…?
“La seconda c, la crescita: personale, professionale e aziendale. Siamo partiti con 35 dipendenti e 24 milioni di fatturato, oggi siamo circa 500 persone e nel 2023 l’azienda fatturerà, dati di preconsuntivo, 102 milioni di euro. Tra il 2013 e il 2017 abbiamo acquisito Centro Rotazione Diesel, un’eccellenza nel campo della revisione dei motori, che ci ha consentito di ampliare in maniera consistente la gamma. Poi dal 2017 l’acquisizione di Romania e Bulgaria ci ha dato un respiro internazionale e nel 2019, con l’acquisizione della ERAR di Monza, azienda specializzata nelle sospensioni, negli ammortizzatori, nell’aria compressa e nell’illuminazione, abbiamo iniziato a cambiare pelle. Da lì la nascita di due divisioni, Powertrain e Spare Parts, affidate a manager specializzati. Infine Blinken, perché come distributori abbiamo intensificato il numero di private label a pannello oltre a distribuire prodotti di terzi”.
Dieci anni vissuti intensamente fino al 2023 e all’unione con CEI e Lema…
“Matrimonio nato per creare un player internazionale europeo che diventi uno dei distributori più importanti del mercato. Il passo successivo è stato questo attuale, la nascita di Dubhe, che dovrebbe portare ad avere due entità: una produttiva rappresentata da CEI e una commerciale che è Dubhe, che potrà promuovere e distribuire i marchi private label Mec-Diesel, CEI e Lema e che ricoprirà un duplice ruolo presentandosi sia come distributore sia come specialista di ricambi e accessori per il veicolo commerciale leggero e pesante rimarcando la forte specializzazione su motore, cambio e differenziale. Il nostro focus sarà sempre quello di avere un prodotto private label di qualità pari all’originale e che copra la gamma più ampia possibile, non solo italiana ma anche straniera, ma che distribuirà anche marchi terzi. A oggi abbiamo già integrato tutta la rete vendita Italia e stiamo lavorando per aprire e fortificare tutte le nostre filiali e i depositi sul territorio nazionale e all’estero”.
Quanto si sente la presenza dei fondi che detengono le quote di maggioranza del Gruppo e quindi anche di Dubhe?
“Nel nostro caso, abbiamo la fortuna di avere un team manageriale molto forte e preparato che arriva dal settore; il fondo quindi è stato molto accorto e attento, dando il compito di portare avanti il progetto a chi il settore lo conosce. La loro funzione è stata però altrettanto importante, perché reperiscono i capitali necessari affinché tutto questo sia possibile, spingendoci a fare sempre qualcosa di nuovo o a guardare con occhi diversi le cose che si sono sempre guardate nello stesso modo”.
Qual è la visione alla base di Dubhe e quali obiettivi si propone il progetto?
“Dubhe ha la mission di promuovere una crescente presenza capillare sul territorio nazionale, un’avviata espansione all’estero, mirati investimenti logistici per garantire la massima disponibilità a magazzino, una migliore prossimità al cliente e una continua ricerca e sviluppo della gamma facendo leva sull’elevato know how tecnico, produttivo e distributivo delle aziende partner. La vision sarà quindi guidata dalla chiara ambizione ad affermarsi come partner di riferimento per la riparazione di autocarri e veicoli commerciali assicurando affidabilità e qualità pari al prodotto originale e garantendo una copertura completa della gamma per il parco circolante dei maggiori veicoli commerciali europei”.
Nella descrizione del nuovo brand Dubhe viene detto che “il simbolo racchiude una sensazione di movimento”: come si traduce in azienda questa vocazione al movimento?
“Torniamo alla curiosità, alla voglia di imparare, di mettere in movimento le idee, che a sua volta fa crescere le aziende: Mec-Diesel nel 2023 è cresciuta ancora del +20% e la crescita a due cifre dura dal 2016. Infine, la terza c, quella di coesione: remare tutti nella stessa direzione è quello che ci farà fare la differenza”.
La vostra azienda ha un’età media piuttosto bassa, state già pensando al futuro?
“Oggi in Mec-Diesel l’età media è di 37 anni e stiamo già operando per il futuro, assumendo quasi esclusivamente giovani. Così come sono abbastanza giovani tutti i responsabili, cresciuti all’interno. La nostra è un’azienda che promuove e premia la crescita dall’interno. È un processo un po’ più lento, ma crea valore nel medio-lungo termine”.
LA NUOVA IDENTITY DI DUBHE
Il carattere dinamico, ambizioso e competitivo riflette l’impegno di Dubhe a rimanere al passo con le tendenze del settore e a rispondere reattivamente alle richieste dei propri clienti per anticipare e superare le esigenze future del mercato. Attraverso un linguaggio visivo giovane e fresco, il logo simboleggia il legame tra le aziende ma anche il susseguirsi ciclico di tutti i processi organizzativi e logistici che giocano un ruolo centrale e differenziante nel settore. Il simbolo racchiude una sensazione di movimento, che deriva dall’impegno di Dubhe per la missione e la sua autodeterminazione nel raggiungimento della vision. La sua natura comunica ulteriormente uno spirito di velocità e agilità, riprendendo il percorso di evoluzione proprio di una stella. Questa fusione strategica di elementi mira non solo al richiamo visivo, ma anche a trasmettere l’essenza di un approccio proattivo e di uno slancio in avanti verso gli obiettivi aziendali. I colori del marchio sono il risultato di una scelta lungimirante e innovativa finalizzata a comunicare l’anima dirompente del Gruppo e ad evocare un senso di fiducia, stabilità e professionalità, ispirandosi allo spettro del mondo celeste. Infine, Move as one è il messaggio che segna ufficialmente l’inizio di un nuovo capitolo nella storia di ciascuna azienda facente parte del Gruppo. Il payoff suggerisce di operare in modo armonico e collaborativo, enfatizzando l’idea di unità e azione sincronizzata al fine di raggiungere obiettivi condivisi.
a cura di Francesco Oriolo
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere