Coronavirus: l’attività degli addetti al trasporto è un’esigenza lavorativa, arriva il chiarimento del Ministero

Anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con una nota pubblicata nel tardo pomeriggio di ieri ha confermato che “Le merci possono entrare…

Anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con una nota pubblicata nel tardo pomeriggio di ieri ha confermato che “Le merci possono entrare ed uscire dai territori interessati. L’attività degli operatori addetti al trasporto è un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all’interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.”

Nella nota, la cui consultazione è possibile collegandosi al link indicato, anche le indicazioni per i lavoratori trasfrontalieri.

Link al sito MIT: http://mit.gov.it/comunicazione/news/coronavirus-trasporto-merci-autotrasporto-merci-trasfontalieri/coronavirus-mit

Si attende ora:

– l’emanazione delle linee guida annunciate lo scorso 4 marzo 2020 da parte dello specifico Comitato Tecnico Scientifico che opera a supporto del Ministero della Salute in materia di possibile contagio tramite le merci. Una criticità notevole visto che alcuni Paesi hanno iniziato a chiedere, in accompagnamento alle merci, una sorta di certificazione “sanitaria” di assenza del contagio, pena il blocco delle spedizioni alla frontiera;

– la realizzazione di un vademecum sui comportamenti da tenere nei posti di lavoro, basato su adempimenti che hanno un concreto fondamento scientifico;

– miglioramento delle regole relative all’ingresso/uscita delle merci dalle zone isolate e la semplificazione delle relative procedure. Alcune indicazioni relative a questo aspetto sono già state adottate.

http://www.protezionecivile.gov.it/transparent-administration/legal-measures/detail/-/asset_publisher/default/content/ocdpc-n-646-dell-8marzo-2020-ulteriori-interventi-urgenti-di-protezione-civile-in-relazione-all-emergenza-relativa-al-rischio-sanitario-connesso-all-i
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a cura di Redazione