Si è svolto a Roma il General Meeting dell ‘Associazione europea dei Concessionari di autoveicoli (AECDR), ospite della sua associata italiana, FEDERAUTO. I membri…
Si è svolto a Roma il General Meeting dell ‘Associazione europea dei Concessionari di autoveicoli (AECDR), ospite della sua associata italiana, FEDERAUTO. I membri dell’Associazione hanno approvato un Memorandum di indirizzo in vista del prossimo rinnovo del Parlamento europeo e delle istituzioni dell’Unione.
AECDR e FEDERAUTO: rinnovo del memorandum
Tale Memorandum – frutto di una visione comune del board sulle scelte da adottare per la governance della transizione ecologica – è rivolto alle forze politiche candidate alla guida dell’Europa nelle elezioni del 6-9 giugno.
I contenuti del documento sono stati anticipati in una conferenza stampa tenuta questa mattina, nella sede di Federauto, dal presidente e dal direttore generale di AECDR, Gerardo Pérez Giménez e Friedrich Trosse, e dal presidente e dal vicepresidente di Federauto, Massimo Artusi e Andrea Cappella.
Le richieste all’ UE dei concessionari
Il Memorandum è imperniato sulla richiesta ai prossimi organi rappresentativi dell’Unione europea di una scelta all’insegna della pluralità tecnologica nella transizione verso la neutralità carbonica. «È l’unico modo, ma anche il migliore», ha spiegato Pérez, «per rispondere a un mercato che, per nella consapevolezza della necessità di risolvere il problema climatico, mostra con chiarezza di gradire una scelta più ampia tra le alimentazioni carbon neutral, collocando ciascuna nella mission che le è propria».
«Ci auguriamo», ha aggiunto il presidente di Federauto, Massimo Artusi, «che il nuovo Parlamento europeo e tutti gli organismi dell’Unione sappiano raccogliere le indicazioni del nostro Memorandum, puntando sugli obiettivi di decarbonizzazione e di sostenibilità ambientale, economica e sociale, superando le visioni ideologiche basate sulla sola tecnologia elettrica, e affiancando ad essa tutte le tecnologie, a partire dai Biofuels, che siano in grado di decarbonizzare l’Automotive, salvaguardando nel contempo i livelli occupazionali in Europa»
a cura di Andrea Martinello
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere