«Il profilo della Legge di Bilancio sembra assumere un connotato penalizzante per l’intero comparto dell’Automotive, prevedendo tagli lineari per diversi miliardi di euro alle…
«Il profilo della Legge di Bilancio sembra assumere un connotato penalizzante per l’intero comparto dell’Automotive, prevedendo tagli lineari per diversi miliardi di euro alle misure di sostegno al rinnovo del parco delle autovetture e dei veicoli commerciali, senza includere nel contempo misure alternative».
Lo ha dichiarato il presidente di Federauto, Massimo Artusi, commentando la proposta di Legge di Bilancio in materia di incentivi alla riconversione del parco degli autoveicoli.
«Di fronte alle difficoltà che il sistema automotive sta affrontando, per rispondere ai target e alle scadenze “sfidanti” – in realtà irrealistiche – poste dall’Unione europea», ha continuato Artusi, «c’era da attendersi una manovra che mettesse in priorità misure di sostegno al settore, anziché tagli draconiani e misure penalizzanti».
«Riteniamo giusto – ha spiegato il Presidente Federauto – che si attenuino le politiche dei “bonus”, che finora poco hanno influito sulla necessità di invertire la tendenza al ribasso del mercato dell’auto. Tuttavia, se viene ridotto drasticamente il fondo per l’Ecobonus e se si tagliano addirittura i fondi per l’Autotrasporto, senza prevedere nel contempo misure di supporto al settore riguardante una revisione complessiva del sistema di tassazione in grado di alleggerire il carico fiscale per le famiglie e le imprese che intendono investire per acquistare un’auto o un veicolo commerciale nuovo, significa semplicemente che si sta rinunciando a perseguire una politica di rilancio del comparto automotive».
«I concessionari italiani non possono che ribadire quanto espresso al Ministro Urso al Tavolo Automotive del 7 agosto: è necessario avviare una profonda revisione della fiscalità sugli autoveicoli, nel solco di quanto previsto dalla Legge Delega approvata lo scorso anno. Ci auguriamo vivamente, pertanto», ha concluso Artusi, «che il Governo voglia essere, anzitutto, coerente con le sue scelte politiche, dando una risposta adeguata nell’ambito degli sviluppi parlamentari ed interministeriali della Legge di Bilancio».
alle misure di sostegno al rinnovo del parco delle autovetture e dei veicoli commerciali, senza includere nel contempo misure alternative».
Lo ha dichiarato il presidente di Federauto, Massimo Artusi, commentando la proposta di Legge di Bilancio in materia di incentivi alla riconversione del parco degli autoveicoli.
«Di fronte alle difficoltà che il sistema automotive sta affrontando, per rispondere ai target e alle scadenze “sfidanti” – in realtà irrealistiche – poste dall’Unione europea», ha continuato Artusi, «c’era da attendersi una manovra che mettesse in priorità misure di sostegno al settore, anziché tagli draconiani e misure penalizzanti».
«Riteniamo giusto – ha spiegato il Presidente Federauto – che si attenuino le politiche dei “bonus”, che finora poco hanno influito sulla necessità di invertire la tendenza al ribasso del mercato dell’auto. Tuttavia, se viene ridotto drasticamente il fondo per l’Ecobonus e se si tagliano addirittura i fondi per l’Autotrasporto, senza prevedere nel contempo misure di supporto al settore riguardante una revisione complessiva del sistema di tassazione in grado di alleggerire il carico fiscale per le famiglie e le imprese che intendono investire per acquistare un’auto o un veicolo commerciale nuovo, significa semplicemente che si sta rinunciando a perseguire una politica di rilancio del comparto automotive».
«I concessionari italiani non possono che ribadire quanto espresso al Ministro Urso al Tavolo Automotive del 7 agosto: è necessario avviare una profonda revisione della fiscalità sugli autoveicoli, nel solco di quanto previsto dalla Legge Delega approvata lo scorso anno. Ci auguriamo vivamente, pertanto», ha concluso Artusi, «che il Governo voglia essere, anzitutto, coerente con le sue scelte politiche, dando una risposta adeguata nell’ambito degli sviluppi parlamentari ed interministeriali della Legge di Bilancio».
a cura di Redazione
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