Volvo Trucks Italia: “Meno inquini, più ti aiuto”

A margine del Transpotec Logitec 2024 scambio di battute su mercato e decarbonizzazione con Giovanni Dattoli, AD di Volvo Trucks Italia

Sullo stand di Volvo Trucks al Transpotec la star è stata la nuova gamma Aero, che il pubblico italiano ha avuto l’occasione di vedere in anteprima alla Fiera di Milano e ora, mentre la rivista è in distribuzione, di conoscere da vicino attraverso il Volvo Aero Tour che sta facendo tappa presso i dealer privati e i Volvo Trucks Center d’Italia. Tra le altre novità spiccavano il nuovo trattore Volvo FH Aero diesel, alimentato anche da biocarburanti come l’HVO, 500 CV con I-Save, in linea con l’obiettivo della Casa di Göteborg di azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050, così come il nuovo trattore FH Aero Electric con una MTC (Massa Totale Combinazione) pari a 44 tonnellate, 490 kW (666 CV) di potenza e un’autonomia fino a 350 km. Presente anche una colonnina Ultrafast di Plenitude, società controllata da ENI, con una potenza di 300 kW. L’iniziativa rientra tra i progetti previsti dalla partnership siglata tra Volvo Group ed ENI per l’utilizzo di vettori energetici alternativi volti a favorire il processo di transizione energetica e decarbonizzazione delle proprie attività. Non solo veicoli ma spazio anche all’assistenza per mezzo di un’area dedicata all’Officina 5.0 che consentiva di immergersi, attraverso la realtà virtuale, nella nuova gamma Aero e seguire alcuni training specifici sui veicoli elettrici.

Ed è stato in una breve pausa tra i tanti impegni con clienti e visitatori che abbiamo approfittato della disponibilità di Giovanni Dattoli, AD di Volvo Trucks Italia, per rivolgergli alcune domande sul mercato, la nuova gamma Aero e sentire il suo pensiero sullo stato dell’arte del green in Italia.

Dattoli, quali previsioni per questo primo semestre di mercato?

“Il mercato dei primi quattro mesi dell’anno è stato ancora positivo e nulla fa prevedere che la situazione non cambi fino a giugno. Occorre però fare un distinguo tra le immatricolazioni e la presa d’ordine delle Case, e quest’ultimo indicatore ci mostra un mercato sicuramente rallentato, per cui la mia previsione è che nel secondo semestre anche le immatricolazioni ne risentiranno facendoci vedere valori inferiori a quelli dello scorso anno. Non stiamo parlando di un calo drastico, ma di ipotizzare una chiusura del 2024 intorno ai 20.000 pesanti (>16,0 ton di ptt) che è il dato su cui si sta assestando il mercato, a meno di picchi come nel 2023 e anche nel 2022”.

Quali sono gli indicatori di questa flessione?

“Già da tempo l’Europa Centrale sta dando segni di rallentamento, altrettanto l’Est Europa che all’inizio dell’anno aveva mostrato una certa ripresa che poi si è fermata. Per quanto riguarda l’Italia stiamo verificando che è diminuita la quantità di merci trasportate e si sono ridotti i chilometri percorsi dai veicoli. Questo per quanto riguarda l’economia. Se invece spostiamo l’attenzione sulla cronica vetustà del parco circolante, l’età dei veicoli è di 13 anni, e la battaglia per la decarbonizzazione, questi segnali di crisi non dovrebbero essere giustificati”.

Quindi, in un’ottica più generale, l’aumento delle vendite dovrebbe essere influenzato non solo dalla congiuntura economica ma anche dalla necessità di un rinnovo importante del parco?

“Esattamente. Sul fatto che il punto d’arrivo sia la decarbonizzazione ormai siamo tutti d’accordo, perché è indubbio che i cambiamenti climatici stanno impattando in maniera spesso devastante sul territorio, sulle aziende e sulle persone. Ora, fermo restando che la mobilità elettrica non
è ancora partita mentre il resto d’Europa è molto più avanti di noi, quello che è veramente importante è che sia stato chiarito finalmente, pare, anche a livello governativo, il principio della pluralità tecnologica. Il punto di arrivo saranno le riduzioni delle emissioni attraverso la pluralità tecnologica. Se la domanda è come ci arriveremo, la risposta è, con tutte le armi possibili. Quindi con il motore termico, lavorando sempre di più sull’efficienza, con i carburanti ecologici, con il gas, che riduce del 20% la CO2 rispetto al gasolio, ancor meglio con il biogas che azzera la CO2, con l’HVO, con i veicoli elettrici che avranno un ruolo sicuramente importante e sviluppando i veicoli ad idrogeno, sia a combustione termica sia fuel cell”.

Tutte soluzioni che hanno però un elevato costo di acquisto, quindi occorrono ulteriori incentivi statali?

“Diciamo che così come ci fa piacere avere constatato nelle istituzioni un’evoluzione circa il principio della pluralità tecnologica, sarebbe bello passare dalle parole ai fatti e quindi che arrivassero anche gli incentivi per velocizzare questo cambiamento. Gli incentivi dovrebbero però essere collegati al livello di riduzione delle emissioni, prevedendo quindi una gradualità, perché su una motorizzazione o una propulsione che porta a una riduzione del 20% della CO2 non si può avere lo stesso incentivo di un veicolo che abbatte il 100% dell’anidride carbonica!”.

E per quanto riguarda i parchi delle municipalizzate che non brillano per ecosostenibilità?

“Occorre partire dai requisiti dei tender per cui bisognerebbe andare verso veicoli elettrici, ad esempio nella raccolta rifiuti, in quanto si tratta di mezzi che circolano all’interno delle città. Volvo Trucks, ad esempio, renderà disponibile nei prossimi mesi il nuovo Volvo FM a ingresso ribassato (Low Entry), un veicolo esclusivamente elettrico ideale per qualsiasi segmento cittadino come la raccolta rifiuti, la cantieristica o le consegne. Ebbene, questo mezzo sarà solo ed esclusivamente disponibile nella versione elettrica, i nostri progettisti non hanno neanche preso in considerazione l’idea di un propulsore termico”.

Una battuta sulla nuova gamma Aero?

“Il nuovo Volvo FH Aero è il nostro camion più efficiente di sempre, è sicuro, ha un design accattivante, una qualità superiore per incarichi impegnativi a lungo raggio ed è progettato per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. I nuovi modelli Aero verranno lanciati gradualmente sul mercato durante il 2024-2025, ma le vendite sono già aperte e le prime consegne sono previste a breve”.

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a cura di Francesco Oriolo