Continua la crescita del mercato della Logistica conto terzi in Italia, che secondo le stime raggiungerà quota 91,8 miliardi di euro a fine 2022…
Continua la crescita del mercato della Logistica conto terzi in Italia, che secondo le stime raggiungerà quota 91,8 miliardi di euro a fine 2022 (+2,8% sull’anno precedente), dopo un 2020 in cui ha risentito meno di altri settori delle prime ondate Covid e un 2021 di forte ripresa dei volumi. Ma il settore deve affrontare forti aumenti dei costi operativi, scarsità di capacità operativa nel trasporto e nei magazzini (mancanza di spazi su aerei, container e navi, carenza di autisti e addetti di magazzino, mancanza di spazi di stoccaggio e difficoltà a reperire le competenze), rallentamenti nelle supply chain internazionali e criticità a reperire energia e combustibili, con un conseguente forte aumento dei costi di funzionamento delle filiere. L’inflazione porta una variazione negativa del fatturato in termini reali (-5,2%).
Continua la crescita della terziarizzazione: nel 2020 (ultimo anno con dati disponibili a consuntivo), il valore del mercato della Logistica conto terzi (cioè il fatturato diretto ai soli clienti) è di 50,7 miliardi di euro, pari al 43,6% del valore totale della Logistica in Italia (116,4 miliardi di euro). Si riscontra una riduzione del numero di operatori del settore (-2,1%) che arrivano a 84.500 imprese, 30mila in meno rispetto al 2009. Un consolidamento che riguarda soprattutto l’autotrasporto, acuendo i problemi di mancanza di capacità
Lo evidenzia la ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics ”Gino Marchet” del Politecnico di Milano, presentata al convegno “Investimenti e collaborazione: la Logistica guida la sfida della capacità” che si è tenuto oggi al MiCo – Milano Congressi. “La Logistica oggi è il settore che guida la ‘sfida della capacità’ – afferma Marco Melacini, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics. Nel 2022, infatti, i forti cambiamenti del settore si sono accentuati, accompagnandosi ad una vera e propria scarsità di capacità operativa. Per uscire da questa situazione occorrono proprio le capacità, in questo caso intangibili, dei manager, chiamati a trovare nuovi equilibri, nella valutazione degli investimenti necessari a introdurre soluzioni di Logistica 4.0 o di efficienza energetica, nella trasformazione dei processi e dei network logistici, nel potenziamento della collaborazione fra gli attori della filiera. Il mondo della Logistica è consapevole delle difficoltà, che saranno uno stimolo ulteriore per investimenti e ottimizzazione dei processi. Ma le aziende non devono essere lasciate sole: i loro sforzi vanno affiancati da normative e incentivi a supporto della trasformazione, come è stato fatto in passato per il piano Transizione 4.0”.
“Se durante la crisi Covid la Logistica ha dimostrato resilienza, diventando un elemento cruciale per il corretto funzionamento e la continuità del business, oggi il mercato offre segnali positivi in termini di stabilizzazione del fatturato nella seconda parte del 2022, dopo la forte ripresa 2021 – analizza Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics -. Si evidenzia, però, il forte aumento dei costi dei fattori produttivi, non solo quelli di manodopera, ma soprattutto per il trasporto su strada su cui incide l’effetto carburante e la mancanza di equilibrio domanda-offerta. Le sfide dei fornitori di servizi logistici si rispecchiano nelle numerose operazioni di M&A, che nel panorama internazionale vedono affermarsi grandi player caratterizzati da un alto livello di integrazione verticale e un ampliamento dei servizi. Per i Top Player aumenta il valore degli investimenti e delle immobilizzazioni, crescono i valori del CAPEX rispetto al fatturato e dell’incidenza del costo del lavoro diretto sul fatturato”.
a cura di Redazione
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