Con decreto del presidente del consiglio (DPCM) del 11 marzo 2020, il Governo italiano ha annunciato l’avvio di misure più restrittive in tema di…
Con decreto del presidente del consiglio
(DPCM) del 11 marzo 2020, il Governo italiano ha annunciato l’avvio di
misure più restrittive in tema di contenimento del contagio da
Coronavirus Covid-19, già, peraltro, entrate in vigore.
Tra le altre, viene disposta la sospensione – fino al 25 marzo – di tute
quelle attività commerciali che non abbiano come oggetto “beni di prima
necessità” (generi alimentari, farmacie e parafarmacie) ovvero che non
svolgano, in favore della comunità, servizi considerati essenziali.
In rapporto alle attività di AUTORIPARAZIONE (meccanica ed elettronica) e DISTRIBUZIONE dei ricambi auto, in attesa di ulteriori interventi chiarificatori, si ritiene che le stesse siano escluse dalle chiusure disposte dal citato decreto.
In particolare, per quel che riguarda le figure del DISTRIBUTORE e del RICAMBISTA, si ritiene che questi possano continuare a svolgere la propria attività, con le seguenti modalità:
– Essendo stata vietata la vendita al dettaglio, da interpretarsi
come attività svolta in strutture aperte al pubblico, si suggerisce di
evitare il cosiddetto “servizio al banco”, astenendosi dal consentire
l’accesso in negozio della clientela;
– L’attività di vendita può proseguire con l’acquisizione di ordini
mediante telefono, mail, ecommerce o simili e l’evasione degli stessi
tramite consegne effettuate al domicilio del cliente;
– Tali consegne dovranno avvenire nel pieno rispetto dei protocolli di
sicurezza anti contagio (rispetto della distanza minima prevista di 1
metro, l’adozione di strumenti di protezione individuale come
mascherina, guanti, ecc.), come previsto dall’art.1, punto 7) del
decreto in oggetto;
– ugualmente, il lavoro all’interno di ciascuna sede deve avvenire nel
pieno rispetto di quanto previsto dallo stesso art. 1, punto 7) del
citato decreto (rispetto dei protocolli di sicurezza anti contagio,
sanificazione dei luoghi di lavoro, limitazione degli spostamenti da un
reparto all’altro, incentivazione del lavoro agile per tutte quelle
attività che possono essere svolte a distanza, utilizzo del personale
strettamente necessario, ecc.)
– Ai protocolli dell’art.1, punto 7) del decreto, deve anche uniformarsi
la gestione del lavoro dell’ officina con particolare riferimento al
rapporto con il cliente, soprattutto nelle fasi di accettazione e
riconsegna del veicolo, che deve sempre avvenire nel pieno rispetto
delle indicazioni impartite in tema di misure da adottare per la maggior
riduzione possibile del rischio di contagio.
– Infine, il lavoro all’interno dell’officina deve svolgersi anch’esso secondo i medesimi protocolli.
Data la gravità del momento, ADIRA invita i propri associati, come ogni operatore della distribuzione e riparazione aftermarket, ad agire con profondo senso civico, ponendosi a disposizione della collettività e delle istituzioni, per garantire il necessario supporto e svolgimento delle attività essenziali in questo momento particolarmente difficile
a cura di Redazione
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