Nel mese di settembre, il mercato degli autocarri e dei veicoli trainati conferma una variazione positiva, come già ad agosto. Anche gli autobus, dopo…
Nel mese di settembre, il mercato degli autocarri e dei veicoli trainati conferma una variazione positiva, come già ad agosto. Anche gli autobus, dopo la pesante flessione di luglio (-55,4%) e il rialzo di agosto (+7,3%), mantengono il segno più, con un significativo incremento a doppia cifra.
Analizzando nel dettaglio il mercato di settembre 2022, nel mese sono stati rilasciati
1.838 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+3% rispetto a settembre 2021) e 1.407
libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (+20,3%), suddivisi in 129 rimorchi (+37,2%) e 1.278 semirimorchi (+18,8%).
Nei primi nove mesi del 2022 si contano 18.801 libretti di circolazione di nuovi autocarri,
l’1,3% in meno rispetto ai primi nove mesi del 2021, e 13.068 libretti di circolazione di
nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+13,4% rispetto a gennaio-settembre 2021), così
ripartiti: 1.013 rimorchi (-5,7%) e 12.055 semirimorchi (+15,4%).
Per gli autocarri, nel periodo gennaio-settembre 2022 tre su quattro aree geografiche
mantengono il segno negativo: -4,2% il Centro, -2,9% l’area Sud e Isole e -2,4% il Nord-Est. Restano in crescita, invece, le immatricolazioni del Nord-Ovest (+3,3%).
Per classi di peso, i veicoli sopra le 3,5 e fino a 5 tonnellate registrano la flessione più
marcata (-39,5%), seguiti dai veicoli sopra le 8 e fino a 11,5 tonnellate (-31,3%), dai veicoli sopra le 6 e fino a 8 tonnellate (-17,8%), dal segmento sopra le 11,5 e fino a 12 t (-17,4%) e dal segmento sopra le 12 e sotto le 16 tonnellate (-11,7%). Si mantengono stabili i veicoli pesanti da 16 tonnellate in su (+0,6%). L’unico segno positivo continua ad essere riportato dai veicoli sopra le 5 e fino a 6 tonnellate (+54,6%).
Gli autocarri rigidi risultano in calo dell’8,3% a gennaio-settembre, mentre i trattori
stradali chiudono a +6%. Nello stesso periodo, proseguono il trend discendente sia i veicoli
da cantiere (-4,4%), che i veicoli stradali (-57,7%; erano in calo dell’1,5% a gennaio agosto).
Analizzando il mercato per alimentazione, a gennaio-settembre 2022 la quota di mercato
dei veicoli alimentati a gas risulta del 3,8% (era del 6% a gennaio-settembre 2021), per un
totale di 719 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano
appena lo 0,1% del totale (era lo 0,2% nei primi nove mesi del 2021).
In riferimento ai veicoli trainati, nel periodo gennaio-settembre 2022, risultano in crescita
a doppia cifra le regioni del Nord-Est (+20%), del Centro (+17,9%), e del Nord-Ovest
(+16,3%), mentre l’area del Sud e Isole registra un incremento più contenuto, del 3,1%.
Le marche estere totalizzano 7.936 libretti di circolazione nei primi nove mesi del 2022
(+21,3%); variazione positiva (+3,1%) anche per le marche nazionali, con 5.132 libretti.
“I dati di vendita di settembre sono influenzati dall’ormai ben nota congiuntura economica, caratterizzata da rallentamenti produttivi e da forti fenomeni inflattivi, in particolar modo per quanto concerne l’acquisto di carburanti – commenta Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci. A fronte di ciò, è necessario che l’esecutivo che andrà a insediarsi intervenga tempestivamente, già in sede della prossima legge di bilancio, per garantire misure di sostegno al settore. Tra le più urgenti, l’attuale regime del credito d’imposta sull’acquisto di beni strumentali, per cui dovrà necessariamente essere prevista una proroga dei termini di consegna degli ordinativi, pena una ulteriore depressione della domanda. Stessa proroga, ovviamente, dovrà attuarsi anche per il credito d’imposta rivolto alle imprese che operano nel Mezzogiorno. Il settore è disponibile sin da subito a collaborare con il prossimo Governo per definire un piano strategico per la sostenibilità ecologica ed economica del trasporto merci”.
a cura di Redazione
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