La prima edizione della manifestazione si è chiusa con un ottimo riscontro da parte di espositori e visitatori. La Sessione plenaria finale, con il…
La prima edizione della manifestazione si è chiusa con un ottimo riscontro da parte di espositori e visitatori. La Sessione plenaria finale, con il lancio del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, crea un ideale ponte con il prossimo appuntamento che, dal 23 al 25 ottobre 2024, si aprirà proprio con il racconto dei risultati che il Centro avrà ottenuto nei primi due anni di attività.
Si è chiusa lo scorso 14 ottobre la prima edizione di NME-Next Mobility Exhibition, la manifestazione di Fiera Milano dedicata alla mobilità collettiva sostenibile.
Altamente qualificati gli operatori che hanno preso parte all’evento per scoprire le novità delle 119 aziende espositrici e i contenuti della ricca offerta formativa.
Trentun convegni, più di 200 relatori e di 50 ore di formazione per toccare tutti i punti della ricca agenda del mondo della mobilità, travolto dall’onda della transizione energetica e digitale, dalla rivoluzione della sharing mobilty e dalle opportunità della Mobility as a Service (MaaS).
Quello andato in scena nei tre giorni di Next Mobility Exhibition è stato un ricco palinsesto convegnistico, ideato e coordinato dal Comitato Tecnico Scientifico presieduto dal Professor Pierluigi Coppola (Politecnico di Milano, Dipartimento di Meccanica) e di cui fanno parte associazioni internazionali (UITP- International Association of Public Transport e IRU – World Road Transport Organisation), dicasteri (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Transizione Ecologica, Ministero del Turismo), realtà accademiche come l’Università Bocconi e l’Università degli Studi della Campania, ma anche la Conferenza Regioni e Province Autonome, Trenord, Lifegate, Domus Air, Ernst & Young, Studio Malena, Innovup, Club Italia, le associazioni del trasporto (Agens, Anav, ASSTRA) e diverse realtà associative che rappresentano le varie sfumature della transizione energetica: Anfia, Anie e-Mobility, Assosharing, Enea, Federmetano, Federmotorizzazione, H2IT (Associazione italiana per l’idrogeno e celle combustibile), Globe Italia, Motus-E ed Unem (Unione Energie per la Mobilità).
Il tutto con il supporto di Agens, Anav e Asstra, associazioni che rappresentano le imprese del trasporto pubblico locale e una componente qualificata dell’intero settore dell’autotrasporto passeggeri.
La manifestazione ha dimostrato che il mercato – per offerta tecnologica e know how delle risorse – è pronto ad affrontare le nuove sfide della mobilità sostenibile per le persone, ma occorre lavorare su infrastrutture, regolamentazioni e prassi adeguate a sostenere l’innovazione in corso.
A conclusione dell’ampio palinsesto di convegni e incontri, a NME è stato presentato il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, una realtà che unisce pubblico e privato: 25 università, e relativi centri di ricerca, hanno unito le forze con 24 grandi imprese attive nell’ambito della mobilità e delle infrastrutture, con l’obiettivo di accompagnare la transizione green e digitale del comparto in un’ottica sostenibile. Si tratta di un progetto ambizioso, che prevede un investimento di 394 milioni di euro per i primi 3 anni (2023-2025), con il coinvolgimento di 696 ricercatori degli enti partner e di 574 neoassunti, e che vuole rappresentare uno strumento reale per la crescita e lo sviluppo in un settore chiave come quello della mobilità, che si stima raggiungerà un valore complessivo a livello nazionale di 220 miliardi di euro nel 2030, assorbendo il 12% della forza lavoro in Italia.
Il Centro sarà strutturato con un punto centrale a Milano e 14 nodi distribuiti su tutto il territorio nazionale, a garanzia di quel riequilibro territoriale che è tra le priorità del PNRR.
E proprio dalla sessione plenaria conclusiva, è partito un ideale ponte verso la prossima edizione della manifestazione, che si terrà a Fiera Milano dal 23 al 25 ottobre 2024. I primi risultati delle attività di questa nuova realtà, infatti, saranno condivisi con il Comitato Tecnico Scientifico di NME e raccontati proprio in occasione del prossimo appuntamento.
ANTEPRIME E NOVITÀ DI SCENA A MILANO
Il debutto sul panorama fieristico nazionale e internazionale di NME è stato accompagnato da diverse anteprime di espositori, che hanno scelto il palcoscenico meneghino per presentare al mercato le proprie proposte.
Tante le novità sul fronte bus: Industria Italiana Autobus ha ufficializzato la partnership con la portoghese CaetanoBus per la produzione e la commercializzazione in Italia di bus urbani a idrogeno, presentando H2.City, mezzo basato sulla tecnologia Toyota Fuel Cell; Irizar ha presentato due nuovi veicoli sostenibili, il tram Irizar ie di 12,160 metri di lunghezza e l’ibrido Irizar i3le di 12,750 metri; Isuzu ha portato a Fiera Milano gli otto metri 100% elettrici del Novociti Volt, mentre Karsan l’e-Ata 12, mezzo che si è aggiudicato il Sustainable Bus Awards nella categoria Urban; Otokar ha presentato per la prima volta nel Belpaese i sei metri elettrici del corto e-Centro C e il 600esimo autobus distribuito da Mauri Bus in Italia, un Vectio U Low Entry; Rampini ha lanciato due grandi novità, i sei metri elettrici di Sixtron e gli otto alimentati a idrogeno dell’Eltron, primo mezzo con questo tipo di alimentazione completamente Made in Italy. Infine, Solaris ha presentato i diciotto metri full cell dell’Urbino a idrogeno.
Nella cornice di Next Mobility Exhibition, Iveco Bus ha invece definito i dettagli del ritorno della produzione in Italia: se nel polo di Torino vedranno luce le batterie per e-bus, in quello di Foggia scatterà la produzione dei mezzi di nuova generazione. Ma non solo: ha anche annunciato la partnership con Via Transportation in materia di guida autonoma.
E di guida autonoma a NME si è parlato grazie a ZF, che ha portato a Milano, in anteprima nazionale, la navetta con tecnologia driverless.
Grandi novità anche per i servizi di lunga tratta, grazie alla presenza dei tre principali operatori nazionali: Flixbus, Itabus e Marinobus.
In particolare, MarinoBus e Van Hool hanno presentato per la prima volta l’allestimento da primissima classe 3Xclusive: un concept rivoluzionario per comfort e privacy al top, che trasforma i lunghi viaggi in esperienza confortevole.
L’alta tecnologia a servizio del settore è stata rappresentata, tra gli altri, dalla proposta di Nesteck, una startup innovativa che realizza pezzi di ricambio con una stampante 3D, abbattendo i costi e il rischio di bibliche tempistiche per l’approvvigionamento dei componenti.
In materia di MaaS, invece, Optibus, ha raccontato le potenzialità del nuovo modulo di movimento e le nuove funzionalità per la gestione dei mezzi elettrici del proprio software in cloud.
Dal MaaS al SaaS il passo è breve: Bledsystem ha presentato la collaborazione con Atm Milano, che consente di tagliare i consumi energetici e le emissioni di CO2.
NME è stata anche l’occasione per lanciare il progetto HVOlution di Eni per dare un futuro sostenibile al diesel: grazie alla tecnologia ecofining adottata nelle raffinerie di Venezia e Gela, il biocarburante vuole dire la sua nella sfida della decarbonizzazione, essendo in grado di tagliare fino al 88% le emissioni nel wheel to wheel.
Anteprime, formazione, scenari, networking: il mondo della mobilità sostenibile delle persone ha trovato in NME-Next Mobility Exhibition un nuovo punto di riferimento. Il prossimo appuntamento è tra due anni a Fiera Milano, dal 23 al 25 ottobre 2024
a cura di Redazione
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