Terminato a Saint-Martin-la-Porte, in Val Maurienne, lo scavo dei primi 10,5 km del tunnel di base della Torino-Lione. Intorno alle 11:00 di giovedì 28 aprile 2022…
Terminato a Saint-Martin-la-Porte, in Val Maurienne, lo scavo dei primi 10,5 km del tunnel di base della Torino-Lione. Intorno alle 11:00 di giovedì 28 aprile 2022 gli operai hanno abbattuto l’ultima parete di roccia che congiunge i 9 km, scavati dalla fresa Federica, con il chilometro e mezzo realizzato con metodo tradizionale in uno dei punti più delicati della montagna tra Francia e Italia per la presenza di una lunga faglia carbonifera. Si tratta del secondo cantiere dei lavori definitivi dell’opera che si conclude nel rispetto dei tempi e dei costi, dopo quello per la realizzazione del portale d’ingresso a Saint-Julien-Montdenis terminato nell’autunno 2021. Parallelamente sono iniziati i lavori, assegnati nel luglio dell’anno scorso, per completare il tratto francese del tunnel in cui passeranno i treni: ad oggi sono oltre 1.000 le persone impegnate nei 10 cantieri dell’opera attivi nei due Paesi.
Questo momento di passaggio è coinciso con la Giornata Mondiale della Sicurezza sul lavoro, che TELT ha scelto per presentare Mission-S (Missione Sicurezza), il programma che insieme alle imprese attive sui cantieri rafforza il presidio della sicurezza dei lavoratori della sezione transfrontaliera.
Nei prossimi anni i cantieri vedranno al lavoro oltre 4.000 persone ed è fondamentale impostare ora una rigorosa strategia della sicurezza che coinvolga tutti i livelli della catena produttiva. L’assunto di partenza è che la sicurezza può essere garantita al massimo solo se diventa una responsabilità condivisa, una dimensione in cui ognuno deve fare la propria parte per il bene di tutti.
L’asticella è alta: ridurre al minimo gli infortuni sul lavoro e azzerare gli incidenti gravi/mortali. Un obiettivo ambizioso ma raggiungibile. La storia insegna che negli ultimi duecento anni le condizioni di lavoro sono progressivamente migliorate, grazie alle innovazioni tecnologiche e sociali, alle scoperte della medicina e dell’igiene e alla consapevolezza dell’importanza della vita e della salute umana. Questo è successo anche per i lavoratori delle opere in sotterraneo per i quali l’evoluzione delle tecnologie durante il diciannovesimo e il ventesimo secolo è stata fondamentale. E i dati dicono che oggi il traguardo della mortalità zero è perseguibile.
Per raggiungere questa meta il promotore pubblico mette in campo, insieme alle imprese, tutti gli strumenti più all’avanguardia disponibili in termini di formazione, metodologie e tecnologie attingendo alle migliori esperienze del mondo in ogni settore.
Il programma è stato presentato davanti a una platea di oltre 100 persone. La giornata è stata aperta dal direttore generale di TELT, Mario Virano, seguito dalla presentazione del bilancio del cantiere appena terminato da parte del raggruppamento guidato da Spie Batignolles (insieme a Eiffage Génie Civil, Ghella SpA, CMC di Ravenna, Cogeis SpA). I responsabili del promotore pubblico hanno poi illustrato il programma Mission-S, mentre le imprese attive in Italia e Francia hanno raccontato le innovazioni messe in campo per la sicurezza in galleria nei cantieri dell’opera: il raggruppamento guidato da Webuild-CSC Costruzioni (insieme a Vinci Constructions France TP, CSC Entreprise de Constructions, Dodin Campenon Bernard) che realizza le nicchie nella galleria della Maddalena di Chiomonte, il raggruppamento LYTO (VINCI Construction Grands Projets (mandataria), Dodin Campenon Bernard, VINCI Construction France, Webuild e Bergteamet) attivo nella realizzazione dei pozzi di ventilazione del tunnel ad Avrieux e nel tratto del tunnel di tunnel di base da scavare tra Saint-Martin-la-Porte e Modane, e il raggruppamento guidato da Implenia (Implenia Suisse (mandataria) / Implenia France / NGE / Itinera / Rizzani de Eccher) impegnato nel cantiere per il tratto di tunnel di base tra il portale di ingresso a Saint-Julien-Montdenis e Saint-Martin-la-Porte. Sono intervenuti anche i responsabili di Carsat (Caisse d’Assurance Retraite et de Santé Au Travail) e dell’Unità di Sicurezza sul lavoro dell’ILO.
MISSION-S, Sharing Safety
Una cultura comune e l’engagement delle imprese – Il primo step è stato inserire un alto presidio della sicurezza come criterio importante già nei documenti di gara degli appalti dell’opera. La risposta tecnico organizzativa, la propensione all’innovazione e l’attenzione verso le persone che lavoreranno nella fase di realizzazione è diventato oggetto di valutazione e concorre alla scelta delle società appaltatrici. A suggellare questo impegno al momento dell’attribuzione del contratto le società sottoscrivono con TELT il “Patto di sostenibilità e integrità delle Imprese della Torino Lione”, che comporta il coinvolgimento di tutti gli attori che operano nei cantieri (Committenza, Direzione Lavori, Coordinatori della sicurezza, imprese, sub-appaltatori e lavoratori autonomi) nella condivisione e nel perseguimento degli stessi obiettivi. Sulla scorta delle buone pratiche internazionali si lavora a un meccanismo di incentivi con un sistema premiante per i soggetti che ogni anno si distinguono nell’ambito sicurezza, incentivando le imprese a fare sempre meglio.
Cantieri Smart e benchmarking – Per realizzare il tunnel più lungo d’Europa i cantieri devono essere 4.0 con software in grado di condividere e gestire i processi di sicurezza. Per questo l’obiettivo è arrivare a integrare sempre di più i diversi sistemi informatici per il controllo da remoto (accessi, movimentazioni di materiali e persone, ecc.) nonché un monitoraggio continuo degli ambienti di lavoro. Questo parallelamente a un confronto costante di procedure, best practice e performance con altri committenti internazionali impegnati in opere analoghe o che hanno una lunga esperienza in attività ad alta complessità.
Formazione continua – Un passo fondamentale è aumentare la percezione dei rischi da parte di tutti i soggetti coinvolti: dipendenti, dirigenti, rappresentanti dei lavoratori, tutti devono essere informati sui rischi potenziali e sui pericoli del cantiere. Oltre alla formazione continua dei propri dipendenti sui temi della salute e della sicurezza nei vari ambiti operativi, è stato messo in campo un monitoraggio costante degli avvenimenti sui cantieri, strumento che permette di intervenire tempestivamente nelle situazioni di criticità con azioni di approfondimento, richiamo e indirizzo verso i fornitori. Inoltre partendo dall’assunto che ogni infortunio o incidente non è quasi mai frutto del caso o della fatalità, ma di cause piccole o grandi la cui combinazione può generarlo, diventa fondamentale poter conoscere i nessi di causalità per poter bloccare preventivamente la catena che porta all’evento.
a cura di Redazione
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