Da sette mesi consecutivi il mercato nazionale dei veicoli commerciali (fino a 3,5 t di peso totale a terra) segna una riduzione costante delle…
Da sette mesi consecutivi il mercato nazionale dei veicoli commerciali (fino a 3,5 t di peso totale a terra) segna una riduzione costante delle immatricolazioni. Un nuovo pesante calo a doppia cifra ha riguardato infatti anche i mesi estivi, con 12.755 unità registrate a luglio (-19,5% rispetto alle 15.838 unità di luglio 2021) e 8.100 veicoli ad agosto (-12,2% sugli 9.228 di agosto 2021). Il Centro Studi e Statistiche UNRAE evidenzia per i primi otto mesi un totale di 108.045 veicoli immatricolati, con una contrazione del 12,3% e oltre 15.000 unità in meno rispetto allo stesso periodo 2021.
Un modesto effetto stanno avendo gli incentivi all’acquisto di nuovi veicoli, che sono praticamente fermi per carenza di richieste a causa dell’esclusione dal beneficio di quelli a combustione tradizionale con obbligo di rottamazione, categoria che rappresenta il 98% del mercato.
“La decisione di precludere l’accesso agli incentivi agli automezzi con motori a combustione tradizionale di ultima generazione, produce un evidente impatto negativo sul processo di rinnovo del parco circolante” sottolinea il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci. “Sulle strade, secondo i dati al 30 giugno, circolano 4.180.000 veicoli commerciali, il 42,2% dei quali è ante Euro 4, quindi con più di 16 anni di anzianità: con il ritmo di ricambio attuale l’intero parco verrebbe sostituito solo fra 22,5 anni, nel 2045”.
“Ma oltre agli incentivi – aggiunge Crisci – per sostenere la diffusione dei veicoli a zero emissioni rimane prioritario disporre di una solida rete infrastrutturale, soprattutto attraverso contributi più consistenti e procedure più snelle per ottenere gli sgravi fiscali per l’installazione di ricariche private”.
La struttura del mercato dei primi 7 mesi (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), confrontata con lo stesso periodo 2021, evidenza un ulteriore peggioramento dei privati che perdono il 27,5% dei volumi e circa 4 punti di quota (al 18,8%), delle autoimmatricolazioni, che scendono al 4,6% e delle società al 41%. Il noleggio a breve termine riduce il calo, perdendo comunque circa 1/3 dei volumi (al 4,3% di quota), mentre il noleggio a lungo termine, unico a registrare una crescita delle immatricolazioni, guadagna oltre 9 punti arrivando al 31,4% del mercato dei veicoli commerciali.
Sul fronte delle motorizzazioni, il diesel si ferma al 75,8% di quota (-9,2 p.p.), il benzina arriva al 6,3% del totale (+3,0 p.p.), tre decimali li acquista il Gpl (al 3% di share), il metano scende all’1,7%. I veicoli ibridi raddoppiano in quota, al 10,7% delle preferenze, gli elettrici salgono al 2,1%.
La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t nei primi 7 mesi scende del 7,8% a 180,9 g/Km (rispetto ai 196,3 g/Km dello stesso periodo 2021).
a cura di Redazione
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