Il Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – ha…
Il Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di dicembre 2021 verso dicembre 2020:
Dicembre
massa totale a terra >3,5 t | 2020 2.004 | 2021 2.500 | % variazione +24,8 |
da 3,51 a 6 t | 70 | 132 | +88,6 |
da 6,01 a 15,99 t | 316 | 428 | +35,4 |
>= 16 t | 1.618 | 1.940 | +19,9 |
I dodici mesi del 2021, verso lo stesso periodo del 2019, restituiscono il seguente quadro:
Gennaio-dicembre 2021
massa totale a terra > 3,5 t | 2019 23.627 | 2021 25.090 | % variazione +6,2 |
da 3,51 a 6 t | 950 | 750 | -21,1 |
da 6,01 a 15,99 t | 3.691 | 3.590 | -2,7 |
>= 16 t | 18.986 | 20.750 | +9,3 |
L’andamento di dicembre 2021 su dicembre 2020 fa registrare un incremento del 24,8% del mercato dei veicoli industriali. Il confronto dell’intero anno 2021 sul 2020, interessato dalle restrizioni sanitarie e quindi poco indicativo ai fini della tendenza statistica, è del 23,8%, mentre rispetto al 2019 si registra un incremento del 6,2%.
“Il settore – commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE – chiude il 2021 con cifre in crescita su entrambi gli anni, ma in realtà l’incremento è trainato esclusivamente dal comparto dei veicoli pesanti (+9,3% sul 2019), mentre il rimbalzo di dicembre, a doppia cifra per tutte le fasce di peso, è da ascrivere alle dinamiche di fine anno e alla necessità per i trasportatori di assicurarsi i benefici derivanti dal credito d’imposta.”
L’analisi mese per mese, in effetti, mostra un andamento altalenante dovuto al permanere delle difficoltà della catena di approvvigionamento. “La carenza di componenti– spiega Starace – ha comportato un rallentamento della produzione, con frequenti stop and go che si sono riflessi in modo negativo sul mercato. In condizioni di normalità nella supply chain, la crescita sarebbe stata a doppia cifra. Purtroppo, è invece prevedibile il permanere della situazione di incertezza nelle forniture certamente per buona parte del 2022.”
“In questo contesto – conclude il Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE – rimane fondamentale che si lavori per accelerare il concreto contributo del settore trasporto merci alla transizione ecologica, attraverso un robusto ricambio del parco circolante, per il 55% ancora ante Euro IV, intervenendo in primis con un incremento dei fondi da destinare a tale scopo in una prospettiva strutturale. Ciò al fine di consentire un’adeguata programmazione sia delle Case costruttrici che delle imprese di autotrasporto per pianificare investimenti e obiettivi anche alla luce della sopra richiamata carenza di prodotto.
E’ inoltre necessario concentrare gli sforzi sul fronte delle infrastrutture per la ricarica di veicoli industriali elettrici e sullo sviluppo dei biocarburanti e dell’idrogeno che rappresentano soluzioni efficaci e sostenibili per la transizione verso le zero emissioni.”
a cura di Redazione
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